“Lo stile di vita” è l’espressione coniata da Alfred Adler per definire “l’impronta unica e irripetibile di ogni individuo, costituita…di tratti comportamentali, orientamento del pensiero, sentimenti ed emozioni..” per il nostro fine ultimo da conseguire.
Unicità e irripetibilità sono componente essenziale del lavoro del coach nonchè tratti essenziali del coachee. Lo stile di vita si struttura dal momento in cui entriamo in relazione con l’ambiente esterno, e secondo la letteratura in materia, si forma nei nostri primi cinque anni di vita.
Spesso leggiamo a proposito di stili di vita, svariati consigli per modificarne in principio i tratti, e in sostanza sostituire le “cattive abitudini”, con delle “buone abitudini”.
Lo scopo finale per ogni individuo è diverso dall’altro, ma tutti hanno un comune denominatore, ossia vivere meglio, creare armonia nella propria vita con i propri desideri, obiettivi, aspirazioni.
Si tratta di porre l’attenzione sulle nostre abitudini acquisite nel tempo: a casa, al lavoro, negli spostamenti, durante i viaggi, nelle letture e nell’uso dell’informazione, nell’alimentazione, nell’attività fisica, nei modi di pensare, nelle relazioni sociali, nell’ascolto dei bisogni e della propria armonia interiore, abitudini che oggi abbracciano più culture contemporaneamente e si integrano a conoscenze più che mai diversificate.
Il percorso di coaching che prevedo con ogni coachee non può prescindere dal concetto di cura si sé, perciò in questo spazio puoi trovare spunti che riguardano come fare per crescere nella consapevolezza di sé stessi e del linguaggio del proprio corpo, scoprire le nostre risorse inascoltate, crescere nella relazione con le persone. Percepire in modo preciso le qualità dei luoghi che frequentiamo, di ciò di cui nutriamo il corpo, lo spirito, la mente.
Entrare in contatto più profondo con la natura, comprendere la natura delle nostre abitudini più radicate e farne buon uso.